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domenica 24 novembre 2013
PERCHE' E' BENE AVERE UNA STANZA O UN'ANGOLO DELLA PREGHIERA?
In molte case indiane c'è una stanza della preghiera o altare. Una lampada è accesa al Signore che viene adorato ogni giorno. Altre pratiche spirituali vengono fatte in questa stanza come JAPA( ripetizione del nome dle Signore), MEDITAZIONE, PAARAYANA (lettura delle scritture), PREGHIERE e CANTI DEVOZIONALE etc..
Ogni membro della famiglia, giovane o vecchio si ritrova in questa stanza per adorare il DIVINO.
IL SIGNORE è' L'INTERA CREAZIONE, Egli è quindi il vero proprietario della casa in cui viviamo. La stanza della preghiera è la stanza MAESTRA della casa. Noi siamo gli occupanti terreni della Sua proprietà. Questa modo di pensare ci libera dal falso orgoglio e dalla possessività.
L'attitudine ideale da prendere è di considerare il Signore come il vero proprietario delle nostre case e noi come i guardiani della Sua casa. Ma se questo concetto ci sembra difficile da comprendere, potremmo pensare al Divino come ad un ospite benvenuto. Così come diamo il benvenuto ad un ospite importante offrendo le migliori comodità, allo stesso modo dovremmo felicitarci della presenza del Signore nelle nostre case, avendo una stanza della preghiera o altare di cui ci prendiamo cura.
Il Divino è ONNIPERVADENTE. Quindi per ricordarci che egli risiede nelle nostre case con noi è bene creare uno spazio per la preghiera. Senza la grazia del Signore, nessun incarico può essere facilmente realizzato o può avere davvero successo. Noi invochiamo la Sua grazia riunendoci con Lui nella stanza della preghiera ogni giorno e nelle occasioni speciali.
Ogni stanza nella casa è dedicata ad una specifica funzione come la stanza da letto per riposare, il salone per ricevere ospiti, la cucina per cucinare etc.. Il mobilio, il decoro e l'atmosfera in ogni stanza sono state create per condurre all'uso per cui servono. Così per imparare a meditare, adorare e pregare, dovremmo creare un'atmosfera che ci aiuti a svilupparle. I pensieri sacri e le vibrazioni sonore accumulate attraverso una pratica regolare, pervadono quindi la stanza influenzando le menti di quelli che passano lì il loro tempo. Quando a volte ci sentiamo agitati, anche solo sederci nella stanza della preghiera o davanti al nostro altare per un pò, ci fa' sentire calmi, rasserenati, innalzando le nostra vibrazione spirituale.
Per riuscire ad onorare lo spazio sacro dentro il ns cuore è importante fare pratica anche con l'esterno, così da rendere il nostro culto uno strumento trascendentale che il Divino userà per donarci tutto il Suo Amore e per rendere così noi stessi strumenti d'Amore.
{{{Om Namoh Narayan}}}
{{{HariOmTatSat}}}
domenica 17 novembre 2013
PERCHE' ACCENDIAMO UN LUMINO
Nell'Induismo ci sono vari rituali ed usanze molto significativi che ci possono aiutare a risvegliare in noi l'Amore per Dio, per la Spiritualità, per quella Dimensione Mistica che trascende la materia e che ci ricollega con il Nostro Sè. Qui di seguito alcune spiegazioni di quelli più in uso ,alcuni più conosciuti ed altri meno nel mondo occidentale.
Cominciamo a spiegare il perchè dell' accensione di un lumino
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In quasi tutte le case indiane un lumino è acceso giornalmente sull'altare del Signore.
In qualche casa è acceso all'alba in altre 2 volte al giorno, all'alba e al tramonto, ed in alcune è mantenuto di continuo (AKHANDA DIPA). Tutte le funzione auspiciose cominciano con l'accensione del lumino, che è spesso mantenuto per tutta la durata dell'occasione.
La luce simboleggia la conoscenza, l'oscurità invece l'ignoranza. Il Signore è il "Principio di Conoscenza" ( CHAITANYA) che è la sorgente, colui che anima e che illumina la conoscenza.
Quindi la luce è adorata come il Signore stesso. La conoscenza rimuove l'ignoranza così come la luce rimuove l'oscurità. Così anche la conoscenza è la ricchezza interna durevole da cui tutti i raggiungimenti di fattori esterni possono essere realizzati.
Quindi accendiamo un lumino per inchinarci alla conoscenza come la più grande di tutte le forme di ricchezza.
PERCHE' NON ACCENDERE UNA LAMPADINA?
Anche quello potrebbe rimuovere l'oscurità ma la tradizionale lampada ad olio ha un'ulteriore significato spirituale. L'olio o il ghee (io personalmente a volte uso una semplice candelina da tè) simboleggiano i nostri VASANA (negative tendenze, debolezze, ego).
Quando illuminate dalla conoscenza spirituale i VASANA vanno lentamente esaurendosi e anche l'ego finalmente perisce. La fiamma di una lampada brucia sempre al di sopra, similmente dovremmo acquisire una conoscenza tale che ci colleghi ai nostri alti ideali.
Mentre si accende la lampada (lumino o candela) nella tradizione si recitano dei versi in sanscrito:
DIPAJYOTHI PARABRAHMA
DIPA SARVA TAMOPAHAHA
DIPENA SAADHYATE SARAM
SANDHYAA DIPO NAMOSTUTE
Traduzione : "Mi inchino alla luce dell'alba/tramonto; la cui luce è il Principio di Conoscenza ( il Supremo Signore) che rimuove l'oscurità dell'ignoranza e da cui tutto può essere raggiunto in vita.
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