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mercoledì 18 dicembre 2013

*IL POTERE DEL MANTRA*



Il Mantra è una combinazione di sillabe sacre che formano un nucleo di energia spirituale. Questo serve come magnete per attrarre o come una lente per mettere a fuoco delle vibrazioni spirituali.
In accordo alle Upanishad (le antiche scritture dell'India) il regno originale del Mantra era il PARMA AKASHA  (etere primordiale) il substrato eterno e immutabile dell'Universo, fuori da cui dal  suono primordiale VACH l'Universo stesso fu creato (questa affermazione si trova anche nel gospel di San Giovanni "All'inizio fu la parola").
Il Mantra esisteva dentro questo etere e da li direttamente percepito dagli antichi RISHI (veggenti) che li hanno tradotti in un udibile percorso di parole, ritmo e melodia.
La radice MAN nella parola Mantra significa "pensare" TRA deriva da TRAI che significa proteggere o liberare dal legame del SAMSARA o del mondo fenomenico.
Quindi Mantra significa "IL PENSIERO CHE LIBERA E PROTEGGE".
Ma in un Mantra ci sono vari livelli di significato che devono essere vissuti per essere veramente capiti. Una spiegazione intellettuale comprende solo una piccola parte del suo significato.
Il canto e la recitazione di un Mantra attiva e accellera la forza spirituale creativa, promuovendo armonia in tutte le parti dell'essere umano.
Il devoto è gradualmente convertito dentro un centro vivente di vibrazione spirituale che è sintonizzato ad un altro centro di vibrazione molto potente. Questa energia può essere appropriata e diretta per il beneficio di colui che la usa oppure per altri.
Ogni MANTRA  ha 6 aspetti: un RISHI o visione, un RAGA o melodia, un DEVATA o divinità che presiede, un BIJA  o seme, SHAKTI o potere e KILAKA o colonna.
I Rishi,attraverso la loro percezione intuitiva, aprirono se stessi alla rivelazione dei Mantra e furono capaci di riconoscere il loro effetto fungendo da canali per lo scorrimento della grazia, conoscenza e potere Divino.
Questi antichi veggenti capirono che i loro poteri erano intesi per essere usati al servizio degli altri, come guida per l'umanità.
I Mantra furono trasmessi da generazione a generazione, da guru a discepolo ed in questo processo il potere dei Mantra aumentò molto. La ripetizione di bilioni di volte da un numero di devoti indefinito attraverso i secoli ha accumulato una vasta riserva di potere che aumenta la potenza spirituale dei Mantra.
Il RAGA si può comparare alla linea melodica occidentale. Un suono o una sequenza di suoni singoli, senza armonia. Quando si canta un Mantra è estremamente importante che il RAGA  e la sua chiave non cambino, perchè il tasso vibrazionale su cui il  suono è basato è una parte indispensabile. Tutta la musica indiana è basata sulla comprensione che ci sono 2 aspetti di ogni suono : L'ESPRESSIONE UDIBILE E IL SUONO ESSENZA SOTTILE  che trasporta il significato e che proviene dallo SPIRITO ETERNO.
Questa essenza è chiamata SHABDA o VACH. Quando la parola parlata è perfettamente pronunciata sia dentro che fuori,si stabilisce  il contatto con questo potere che si manifesta come immagine.
C'è un certo potere nella parola anche a livello umano, il nome di ciascuno ha il proprio significato speciale ed il modo in cui è pronunciato può trasmettere numerosi messaggi. Toni diversi causano vibrazioni diverse che influenzano sia la risposta corporea che quella emotiva.
La pratica del Mantra Yoga per un lungo periodo di tempo fa diventare consapevoli del fatto che i suoni creano davvero immagini e che alcune immagini creano suoni. I suoni sono vibrazione che crea forme definite.
Il canto ripetuto del nome del Signore costruisce gradualmente la forma o la speciale manifestazione della divinità adorata (DEVATA) che agisce come punto di concentrazione su questa influenza che poi penetra e diventa il centro di coscienza del devoto.
DEVATA  è la divinità che presiede il Mantra, il potere informatore, un aspetto molto personale di DIO. E' la sapienza che viene da una sorgente più alta ed è come un singolo fascio di luce del sole, un fascio di luce distinto e a cui è stato dato un nome così che il discepoli può sviluppare una personale relazione ed adorare un aspetto di DIO che lui o lei può comprendere.
All'inizio DIO è troppo imponente per la mente umana da afferrare , è solo dopo che l'ENERGIA DIVINA è percepita nella sua pura forma.
Ogni Mantra ha un BIJA o seme. Questo è l'essenza del Mantra che gli dona un potere speciale, un potere di autogenerazione. Proprio come in un seme è racchiuso un albero, così l'energia nel Mantra è il seme da cui nascerà un meraviglioso essere spirituale.
Il KILAKA  o colonna, è la prima forza guidante, la persistenza e la forza di volontà di cui il discepolo ha bisogno per perseguire il Mantra.  Ma quando il potere del Mantra comincia ad acquisire "un movimento autogenerante simile ad una ruota volante", il Kilaka diventa un filo molto sottile che lega il discepolo al Mantra, al potere del Mantra, al guru ed alla divinità, fino a che TUTTO DIVENTA UNO.
Il potere, la coscienza dentro il Mantra è SHAKTI, la MADRE DIVINA, LA DEA DELLA PAROLA PARLATA (manifestata). L'aspetto maschile di DIO è energia in uno stato di equilibrio, l'aspetto femminile è energia dinamica che si manifesta come creazione.
C'è solo una energia in tutte le cose create, nel Mantra quella energia è presente in FORMA PURA.
La potenza del Mantra è rilasciata attraverso la ripetizione fino a che l'individuo arriva finalmente alla sua DEVATA (il particolare aspetto del divino associato con il Mantra) e a questo punto si ha un'esperienza spirituale.
"MANANAT TRAYATE ITI MANTRAHI"  significa che dal costante richiamo o pensiero del Mantra ognuno è protetto dall'impatto di MAYA (il mondo illusorio).
Attraverso la ripetizione di questa parola di potere,l'obiettivo del MANTRA YOGA è raggiunto, il quale è (insieme a tutti gli altri Yoga) L'UNITA' DELLA COSCIENZA INDIVUALE CON LA COSCIENZA COSMICA.
Il Mantra non è una preghiera. Le preghiere consistono di parole di supplica scelte dall'aspirante spirituale, mentre il Mantra è una precisa combinazione di parole e di suoni, LA PERSONIFICAZIONE DI UNA PARTICOLARE FORMA DI COSCIENZA O SHAKTI.
"Il Mantra è la canzone di una stella e ti porterà a quella stella..."
Swami Sivananda



lunedì 2 dicembre 2013

*Qual'è il significato di Namastè?*




In India ci si saluta con NAMASTE', mentre i due palmi si uniscono insieme all'altezza del petto  e la testa si inchina leggermente. Questo è un saluto che si rivolge a tutti, alla gente più giovane di noi, della nostra stessa età, agli amici più anziani ed anche alle persone che non conosciamo.
Nella tradizione esistono cinque forme di saluto che sono menzionate negli SHAASTRA (shastra in lingua sanscrita è un suffisso che descrive la conoscenza basica e scientifica di un particolare soggetto) uno di questi saluti è NAMASKARAM. Questo saluto ha il significato di prostrazione ma in un senso attuale si riferisce al rendere omaggio (salutare con rispetto) proprio come facciamo oggi quando ci salutiamo con un NAMASTE'.
Il NAMASTE' può essere sia un saluto casuale e formale, una convenzione culturale o un vero atto di adorazione. Comunque il suo significato và oltre il semplice incontro di occhi.
In sanscrito NAMAH + TE = NAMASTE'  che vuole dire MI INCHINO A TE, i miei omaggi, saluti e prostazione a te. NAMAHA può anche letteralmente essere interpretato come "NA MA" ovvero NON MIO, che potrebbe avere il significato spirituale di negare o ridurre il proprio ego alla presenza dell' altro.
Il reale incontro tra persone è l'incontro delle loro menti. Quando salutiamo l'altro con Namaste' quindi stiamo dicendo "possano le nostre menti unirsi", indicato dai palmi uniti posizionati davanti al petto. Il chinarsi della testa è una graziosa forma di estensione d'amicizia nell'amore e nell'umiltà.
Il significato invece spirituale è anche più profondo : LA FORZA VITALE (PRANA), LA DIVINITA'(DEVTA), IL SE' (ATMA) o IL SIGNORE (BAGWAN) è presente in me ed è lo stesso in tutto. Riconoscendo questa unicità con l'incontro dei palmi, noi salutiamo con la testa inchinata la DIVINITA' nella persona che incontriamo. Questo è  perchè a volte si chiudono gli occhi quando si saluta con NAMASTE' una persona riverita (maestro spirituale) oppure le
 rappresentazioni del Signore, come se stessimo guardandoci all'interno riconoscendo quella parte in noi. Il gesto è accompagnato dai nomi divini come RAM RAM, JAY SHRI KRISHNA, NAMO NARAYAN, OM SHANTI etc... indicando il riconoscimento di questa divinità.
Quando diventiamo consapevoli del significato profondo, il nostro saluto non rimane solo un gesto o parola superficiale ma prepara il sentiero per una più profonda comunione con l'altro in un'atmosfera di AMORE e RISPETTO.
                                                           {{{hARIoMtATsAT}}}